Due anziani su una vecchia motocicletta cromata ci passarono accanto. La donna si girò verso di noi e aggrottò la fronte, chiedendosi probabilmente cosa ci facessero due forestieri in quel posto dimenticato da Dio, da cui tutti stavano fuggendo. Sotto il casco sverniciato indossava un cappello da baseball scolorito dall’usura. L’uomo le toccò una gamba per avvisarla e lei si strinse alla sua vita. Il semaforo divenne verde e ripartirono. Li seguimmo alla ricerca di una zona ancora abitata dove distribuire provviste e medicine. Serpeggiammo per un quarto d’ora fra strade di erba e fango. Nella piazza centrale due bambini con i calzoni arrotolati alle ginocchia attraversavano a piedi nudi il selciato allagato. In mano avevano una vecchia canna da pesca e una busta di plastica spessa che si agitava al ritmo agonizzante delle loro prede.
Lunedì 24 marzo il primo di 2 episodi su http://narrabit.wordpress.com/
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